UZBEKISTAN

Capitale Tashkent 
Popolazione 27.200.000 (fonte ONU – UNHCR) 
Capo di Stato Islom KARIMOV (da 24/03/1990)

Capo del Governo Shavkat MIRZIYOYEV (da 11/12/2003) 

Risorse naturali Carbone, gas naturale, petrolio, oro, uranio
Indipendenza 01/09/1991 (dall’URSS)
Partiti in Parlamento Sistema multipartitico(fonte CIA)
Pena di morte abolizionista (A.I.)
Indice rispetto lib. civili 7 su 7 (fonte ONU - UNHCR)
Indice rispetto dir. politici 7 su 7 (fonte ONU - UNHCR)
Indice di democrazia 1,74 su 10 posiz. nel mondo 164 su 167 
(classificaz. = “regime autoritario”) fonte The Economist
Indice di libertà di stampa 93 su 100 (1 max) pos. nel mondo 189 su 195

(classificaz. = “non libera”)
(fonte freedom house 2009)

Indice percez. Corruzione 1,7 su 10 posiz. nel mondo 174 su 180

(fonte Trasparency International) 

Indice di sviluppo umano 2007 0,710 posiz. nel mondo 119 su 182 (fonte: Progr. di Sviluppo - ONU)
Migrazione ann. media 2005-10 -80.000 (fonte United Nations Department of Economic and Social Affairs/Population Division) 

STORIA
(fonti: Alto Commissariato ONU per i rifugiati – CIA)

Per secoli il territorio dell’attuale Uzbekistan fu terra di conquista di grandi imperi quali il persiano ed il mongolo. Nel XIX fu conquistato dall’impero russo. Dopo la rivoluzione del 1917 l’Uzbekistan divenne una repubblica bolscevica, che nel 1924 entrò a far parte dell’URSS.
All’atto dell’indipendenza, ottenuta nel 1991 con lo scioglimento dell’URSS, alle elezioni presidenziali venne eletto Islom Karimov, leader del nuovo partito “Partito Democratico del Popolo” (PDP) discendente dal Partito Comunista. Karimov fu accreditato dell’88% dei voti e l’unico candidato di opposizione dopo le elezioni fu costretto ad abbandonare il paese. Nel 1995 con un referendum il mandato fu prolungato fino al 2000, anno in cui si svolsero le nuove elezioni presidenziali favorevole a Karimov per il 91,9%. Nel 2002 un referendum prolungò il mandato presidenziale a 7 anni. Nel 2007 le nuove elezioni presidenziali videro la vittoria di Karimov con 88,1%.
Alle elezioni parlamentari, tenutesi dopo l’indipendenza, i cinque partiti in competizione appartenevano tutti all’area del presidente. Ai partiti non appartenenti all’area viene in pratica impedita la registrazione.
La repressione governativa nei confronti delle opposizioni si accentuò nel 1999, dopo alcuni attentati attribuiti al “Movimento Islamico dell’Uzbekistan” (IMU) (ritenuto vicino ad Al Qaeda) che intendeva sostituire lo stato laico con uno islamico. Nel 2004 altri attentati, ancora una volta attribuiti ad IMU, provocarono circa 50 morti.
Particola clamore suscitarono i fatti di Andijan del maggio 2005 quando le dimostrazioni a favore di alcuni prigionieri, accusati di aderire ad un gruppo islamico vietato, culminarono con l’assalto alla prigione e la liberazione dei prigionieri. A questi fatti seguì una violenta reazione delle forze di sicurezza che aprirono il fuoco sulla folla in maniera indiscriminata, provocando una vera e propria strage. Le cifre fornite dalle autorità parlano di 187 morti, mentre altre fonti asseriscono che i morti furono circa 800.
Sui fatti di Andijan è stata richiesta una inchiesta internazionale indipendente dalle Nazioni Unite, dall’Unione Europea, dall’OSCE e dagli Stati Uniti, mentre Russia e Cina hanno sostenuto la versione ufficiale del governo.

ECONOMIA 
(fonti CIA, FMI, Banca Mondiale, Programma di Sviluppo ONU)

PIL P.C. PPA 2009 $ 2.800 (mondo $ 10.000 c.a.)(Fonte FMI)
Crescita PIL 2009 = 8,1% (fonte CIA)
2008 = 9,0% (fonte CIA)
2007 = 9,5% (fonte CIA)
Inflazione 2009 = 14,1% (fonte CIA)
2008 = 12,7% (fonte CIA)
tasso di disoccup. 2009 1,1% (fonte CIA) 
Indice di Gini 1992-2007 36,70 (fonte Progr. di Sviluppo – ONU) 

L'Uzbekistan è un luogo arido, senza sbocco sul mare, con solo l’11% intensamente coltivato nelle valli fluviali. L'Uzbekistan è il secondo più grande esportatore di cotone (dopo gli Stati Uniti) e il quinto più grande produttore. Sulla produzione del cotone si sono appuntate le critiche internazionali per l'impiego di lavoro minorile. Importanti sono anche le esportazioni di oro, gas naturale e petrolio. Dopo l’indipendenza, un forte peggioramento della distribuzione dei redditi ha danneggiato gli strati più poveri della società. Gli investimenti della Russia e della Cina nelle industrie del gas e del petrolio e la cooperazione con la Corea del Sud nell’aviazione civile possono creare buone prospettive di crescita. Nel novembre 2005, il Presidente russo Vladimir Putin e il Presidente dell'Uzbekistan Karimov, hanno firmato una "alleanza" di cooperazione economica e commerciale. Sempre maggiore interesse mostrano le imprese russe per l’Uzbekistan soprattutto nei settori minerario, delle telecomunicazioni, del petrolio e del gas.

Nel 2009 si è avuto un leggero rallentamento del tasso di sviluppo, che rimane tuttavia discreto grazie ad un certo isolamento dai mercati finanziari mondiali.


SITUAZIONE DEL PAESE 
(Fonti : Alto Commissariato ONU per i rifugiati – CIA - Amnesty International)
In Uzbekistan si registra una forte limitazione alla libertà di parola e di stampa. Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL) è stata costretta a lasciare l’Uzbekistan nel dicembre 2005, mentre la televisione è controllata dalla stato ed i siti internet vengono chiusi se critici nei confronti del governo.
La libertà religiosa è assicurata nei confronti delle religioni maggiori, islamica, ebraica e le principali cristiane, mentre le religioni minori trovano difficoltà ad ottenere la prescritta registrazione e sono soggette a vessazioni. La presunta appartenenza a gruppi vietati islamici è causa di arresto ed interrogatori anche sotto tortura.
Anche l’insegnamento è controllato, essendo soggetti ad approvazione i libri scolastici ed universitari.
La libertà di associazione è fortemente limitata. Gi attivisti delle ONG, specie se queste sono finanziate dall’estero, e in particolare quelli appartenenti ad organizzazioni per la difesa dei diritti umani, subiscono persecuzioni ed arresti, mentre non esiste una vera attività sindacale.
Non esiste l’indipendenza della magistratura, i cui giudici sono di nomina presidenziale. La polizia fa sistematicamente ricorso alla tortura e ad arresti in base ad accuse non provate, specie nei riguardi di gruppi islamici non riconosciuti.
Non è consentito cambiare città di residenza se non dopo aver ottenuta la prescritta autorizzazione, che, però, raramente viene concessa.

CASI INDIVIDUALI APERTI da Amnesty International

Salidzhon Abdurakhmanov, attivista dei diritti umani e giornalista del sito web indipendente con base in Germania uznews.net, è stato arrestato a giugno in quanto sospettato di possesso di narcotici illegali. La polizia stradale che aveva fermato la sua auto, secondo quanto riferito, per un controllo di routine, ha sostenuto di aver trovati oppio e marijuana nascosti nel bagagliaio. Salidzhon Abdurakhmanov ha negato categoricamente di essere mai stato in possesso di narcotici o di aver fatto uso di sostanze illegali. Suo fratello, il quale agiva anche in qualità di suo rappresentante legale, e alcuni sostenitori hanno sostenuto che le accuse erano state architettate allo scopo di punire Salidzhon Abdurakhmanov per le sua attività a favore dei diritti umani. La polizia ha effettuato una perquisizione dell'abitazione e dell'ufficio di Salidzhon Abdurakhmanov e ha sequestrato il suo computer e attrezzatura tecnica così come libri, documenti e materiale scritto. Test medici disposti dalla polizia che indagava sul suo arresto hanno confermato che Salidzhon Abdurakhmanov non faceva uso di narcotici. L'esame dell'attrezzatura elettronica e informatica del giornalista e dell'hard disk non hanno sortito alcuna prova di attività illecita o di legami criminali. Tuttavia, a settembre Salidzhon Abdurakhmanov è stato condannato a 10 anni di carcere per possesso di narcotici per lo spaccio. Un tribunale d'appello ha confermato la sentenza a novembre. Un ulteriore appello era pendente presso la Corte Suprema dell'Uzbekistan.
Ad agosto la figlia del poeta e critico del regime in carcere Yusuf Dzhuma ha sostenuto che suo padre veniva abitualmente torturato e maltrattato nel campo di prigionia di Yaslik. Egli ha affermato di subire percosse e maltrattamenti da parte del personale carcerario perché considerato un nemico del presidente e di essere stato rinchiuso in celle di quarantena assieme a prigionieri affetti da tubercolosi. 
Le autorità della Federazione Russa hanno continuato a ignorare le decisioni della Corte europea dei diritti umani di interrompere le espulsioni di richiedenti asilo uzbeki in attesa dell'esame della loro domanda di asilo presso la Corte. In uno dei suddetti casi, Abdugani Kamaliev fu rimpatriato forzatamente in Uzbekistan nel novembre 2007 dopo solo qualche giorno di detenzione nella Federazione Russa. A febbraio, i parenti di Abdugani Kamaliev hanno riferito che al suo rimpatrio in Uzbekistan egli fu sottoposto a tortura e altri maltrattamenti presso la struttura di detenzione pre-processule regionale di Namangan. A marzo 2008 è stato condannato a 11 anni di carcere.
Azam Farmonov, capo della sede regionale di Sirdaria dell’HRSU (Human Rights Society of Uzbekistan) e Alisher Karamatov capo della succursale del distretto di Mirzaabad dell’HRSU, sono stati arrestati la prima volta il 29 aprile 2006 quando hanno difeso i diritti degli agricoltori locali che avevano accusato di malcostume estorsione e corruzione alcuni funzionari del distretto. Essi sono stati tenuti in isolamento per almeno una settimana e si presume che siano stati sottoposti a percosse e torture durante tale periodo al fine di costringerli a firmare confessioni. I due uomini sono stati accusati di estorsione il 16 maggio 2006, sottoposti a un processo ingiusto durante il quale essi non hanno avuto né un avvocato difensore, né un altro rappresentante legale e poi condannati a nove anni di reclusione.
Il difensore dei diritti umani e prigioniero di coscienza Isroil Kholdorov sta scontando un periodo di sei anni di carcere nella città di Navoi (Uzbekistan) essendo stato condannato dopo un processo iniquo, il 20 febbraio 2007. Prima del suo arresto e della reclusione era il responsabile regionale del Dipartimento di Andijan del partito erk (Libertà). Secondo il suo avvocato, tutte le accuse contro di lui, tranne una, sono state fabbricate da parte delle autorità al fine di punirlo per la sua attività di pacifica opposizione politica. 
Isroil Kholdorov lasciò l’Uzbekistan per il Kirghizistan in seguito agli eventi del maggio 2005 ad Andijan, dove centinaia di manifestanti sono stati uccisi quando le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco su una grande folla di manifestanti in maggioranza pacifici raccolti nel centro della città di Andijan. Dopo gli eventi di Andijan, Isroil Kholdorov ha parlato ai media internazionali sulle sepolture di massa in e intorno ad Andijan, compreso il distretto di Bogishamol che, secondo quanto riferito da testimoni oculari, le autorità avevano segretamente organizzato. Le autorità hanno tuttavia negato che siano esistite sepolture di massa.
A luglio 2009, il giornalista e difensore dei diritti umani Dilmurod Saidov è stato condannato a 12 anni e sei mesi di reclusione per frode e corruzione, dopo un processo iniquo. Si ritiene che sia stato arrestato per aver difeso i diritti degli agricoltori nella regione di Samarcanda e per aver smascherato la corruzione delle autorità locali. Pare che in carcere si sia gravemente ammalato di tubercolosi. Durante il processo, tutti i testimoni dell'accusa hanno ritrattato le loro dichiarazioni, sostenendo che le autorità inquirenti li avevano costretti a testimoniare il falso. Una corte d'appello ha confermato la condanna nel mese di ottobre. 
Ad ottobre 2009, Farkhad Mukhtarov, appartenente da molto tempo all'Alleanza per i diritti umani dell'Uzbekistan, dopo un processo presumibilmente iniquo è stato condannato a cinque anni di reclusione per corruzione e frode immobiliare. Si ritiene che le accuse siano state motivate politicamente come punizione per la sua attività in favore dei diritti umani. Una corte d'appello ha confermato la condanna.
Ad Iskandar Khudaiberganov, detenuto nel braccio della morte nella prigione di Tashkent, Uzbekistan, dal novembre 2002, è stata diagnosticata la tubercolosi (TB) nel 2004. Egli non ha mai ricevuto un adeguato trattamento medico per la malattia. Mentre l'Uzbekistan si appresta a mettere in vigore una nuova legge che sostituisce la pena di morte con il carcere a vita, non c'è chiarezza sul modo in cui i singoli casi saranno riesaminati, ed alcuni parenti hanno espresso preoccupazioni per il fatto che i prigionieri possono essere trasferiti ad altre carceri in cui le condizioni possono essere più severe e dove può essere anche negato l’accesso alle cure mediche necessarie.