UCRAINA

Capitale Kiev 
Popolazione 46.000.000 (fonte ONU – UNHCR) 
Capo di Stato Viktor YANUKOVYCH (da 25/02/2010) 

Capo del Governo Mykola AZAROV (da 11/02/2010) 

Risorse naturali 
ferro, carbone, manganese, gas naturale, olio, sale, zolfo, grafite, titanio, magnesio, caolino, nichel, mercurio, legname, agricoltura (grano, barbabietole da zucchero, semi di girasole, ortaggi, carni bovine, latte) 
Indipendenza 24/08/1991 
Partiti in Parlamento sistema multipartitico (fonte CIA)
Pena di morte abolizionista per tutti i reati (A.I.)
Indice rispetto lib. civili 2 su 7 (1 max) (fonte ONU - UNHCR)
Indice rispetto dir. politici 3 su 7 (1 max) (fonte ONU - UNHCR)
Indice di democrazia 6,94 su 10 posiz. nel mondo 53 su 167 
(classificaz. = “democrazia imperfetta”) fonte The Economist
Indice di libertà di stampa 55 su 100 (1 max) pos. nel mondo 115 su 195

(classificaz. = “parzialmente libera”)
(fonte freedom house 2009)

Indice percez. Corruzione 2,2 su 10 posiz. nel mondo 146 su 180

(fonte Trasparency International) 

Indice di sviluppo umano 2009 0,796 posiz. nel mondo 85 su 182 (fonte: Progr. di Sviluppo - ONU)
Migrazione ann. media 2005-10 -16.000 (fonte United Nations Department of Economic and Social Affairs/Population Division) 

 

STORIA
(fonti: Alto Commissariato ONU per i rifugiati – CIA)

Per secoli, a causa della posizione geografica, il territorio dell’attuale Ucraina subì invasioni e dominazioni.

Nell’anno 882 d.C. sorse il primo stato indipendente ad opera di un popolo scandinavo, i Rus, che fondarono il Rus di Kiev, che si estendeva dal mar Nero al mar Baltico e dal Volga al Danubio.

Nel XV secolo il territorio subì l’invasione dei nomadi cosacchi che costituirono popolazioni seminomade insediate lungo il Don ed il Dnieper. 

Successivamente il territorio fu diviso in vari stati e subì la dominazione dell’impero russo.

In seguito alla rivoluzione bolscevica il territorio Ucraino fu invaso dall’esercito russo e nel 1922 divenne la Repubblica Socialista Sovietica Ucraina.

Nel 1991, in seguito alla dissoluzione dell’Unione Sovietica, l’Ucraina divenne indipendente.

La storia politica dell’Ucraina indipendente è piuttosto complessa, per l’esistenza di numerose formazioni politiche, nessuna in grado di governare da sola, per il combinarsi e lo sciogliersi di alleanze fra i partiti e per l’esistenza di parecchie grosse personalità politiche nel tempo alleate ed avversarie.

All’indomani delle elezioni presidenziali del novembre 2004 era risultato eletto Viktor Janukovyc, ma il suo principale avversario, Victor Juscenko, le contestò, invitando il popolo a scendere in piazza in quella che fu poi denominata la “rivoluzione arancione”. Il successo di questa indusse la Corte Suprema ad annullare le elezioni ed indirne nuove in dicembre, in cui risultò vincitore lo stesso Juscenko.

Alle elezioni del 17 gennaio 2010 la vittoria è andata di misura a Viktor Janukovyc.

 

ECONOMIA 
(fonti CIA, FMI, Banca Mondiale, Programma di Sviluppo ONU)

PIL P.C. PPA 2009 $ 6.339 (mondo $ 10.000 c.a.)(Fonte FMI)
Crescita PIL 2009 = -15,0% (fonte CIA)
2008 = 2,1% (fonte CIA)
2007 = 7,9% (fonte CIA)
Inflazione 2009 = 12,3% (fonte CIA) 
2008 = 22,3% (fonte CIA)
tasso di disoccup. 2009 8,8% (fonte CIA) 
Indice di Gini 2007-2008 28,2 (fonte Progr. di Sviluppo – ONU) 

L’economia dell’Ucraina si giova di una florida agricoltura che produce ed esporta grano ed altri cereali, carne, latte, verdura.

L’Ucraina dispone altresì di una importante industria pesante.

Il limite a tutto ciò è però costituito dalla dipendenza dalla Russia nel settore energetico, anche in relazione ai recenti aumenti dei prezzi del petrolio e del gas naturale messi in atto dalla Russia.

Peraltro il paese ha tardato a mettere in atto le necessarie riforme per ridurre la corruzione, per migliorare il sistema fiscale e riordinare il mercato dei capitali.

Il calo dei prezzi dell'acciaio e l'esposizione dell'Ucraina nei confronti dell’estero hanno ridotto la crescita nel 2008, mentre nel 2009 si è segnata una contrazione di circa il 15%, tra le peggiori performance economiche del mondo. L'Ucraina ha raggiunto un accordo con il FMI per 16,4 miliardi dollari nel novembre 2008 per far fronte alla crisi economica, ma la mancata attuazione delle riforme ha ritardato il rilascio dei fondi di assistenza del FMI. 

L'instabilità politica in Ucraina, così come il deterioramento dei rapporti economici esteri, costituiscono gravi ostacoli agli sforzi per la ripresa economica.


SITUAZIONE DEL PAESE 
(Fonti : Alto Commissariato ONU per i rifugiati – CIA - Amnesty International)
La corruzione rimane uno dei problemi più gravi del paese. In particolare, accuse sono mosse al governo per il ricorso a compagnie di comodo per l’acquisto di petrolio e gas dalla Russia

La Costituzione garantisce la libertà di parola e di espressione, il paese dispone di media sempre più pluralisti, e un’ampia gamma di opinioni è a disposizione del pubblico.

La libertà di associazione è assicurata. La Costituzione garantisce il diritto di riunione pacifica, ma richiede la notifica preventiva alle autorità governative. Non ci sono limiti alle attività delle ONG.

Le torture della polizia, il sovraffollamento e le cattive condizioni delle carceri, hanno continuato ad essere un problema nel 2008, secondo Human Rights Watch. Recenti riforme hanno tuttavia cercato di portare il sistema dell'Ucraina agli standard internazionali, soprattutto per il miglioramento delle procedure di detenzione preventiva e la garanzia dei diritti delle vittime.

Associazioni locali per i diritti umani hanno continuato a ricevere denunce di torture e altri maltrattamenti nei centri di detenzione e nelle carceri. Nel 2008 il Gruppo per i diritti umani di Kharkiv ha registrato 197 denunce di torture e maltrattamenti; di queste, 136 riguardavano casi di maltrattamenti da parte della polizia e 49 da parte di personale carcerario. 

È proseguita l'allarmante crescita degli attacchi di matrice razzista contro residenti stranieri in Ucraina osservata negli ultimi anni. Inadeguate disposizioni di legge, scarse risposte da parte della polizia e mancato riconoscimento della gravità dei reati motivati dall'odio razziale hanno di fatto determinato l'impunità per i responsabili.

La tratta di donne all'estero, ai fini della prostituzione resta un grave problema e una minaccia per i diritti delle donne e la sicurezza.

CASI INDIVIDUALI APERTI da Amnesty International

Eduard FURMAN è stato presumibilmente torturato durante il fermo di polizia in Ucraina tra l’11 ed il 15 aprile 2007, al fine di ottenere la sua confessione di omicidio. Presumibilmente, in seguito alle percosse in due stazioni di polizia ha confessato. Egli era stato accusato di omicidio il 24 aprile 2007 ed è attualmente in stato di detenzione in attesa di processo. Nonostante il reclamo del suo avvocato all’ufficio del Procuratore generale in merito alla tortura ed ai maltrattamenti e altre violazioni dei diritti di Eduard FURMAN, non è stata aperta un’inchiesta sulla denuncia, né sono stati portati davanti alla giustizia i responsabili. 

Il 24 marzo 2009, la corte regionale di Podil ha condannato Vadim Glavatyi a nove anni di reclusione per stupro e rapina. Egli ha presentato ricorso contro la sentenza e l'appello era pendente alla fine dell'anno. Secondo quanto riferito, dal settembre 2006, Vadim Glavatyi è stato sottoposto a tortura e altri maltrattamenti in tre occasioni da agenti della stazione di polizia del distretto di Podil, per fargli confessare prima la rapina e poi lo stupro, provocandogli lesioni che hanno richiesto cure ospedaliere. A ottobre, il procuratore di Kiev ha risposto a una lettera di Amnesty International sostenendo che non vi erano motivi per avviare un procedimento penale contro gli agenti della polizia di Podil. La lettera affermava inoltre che altri agenti di polizia della stazione di Podil stavano indagando sui presunti maltrattamenti commessi dai loro colleghi.

Il 7 luglio 2009, il tribunale distrettuale di Balaclava ha rifiutato di prendere in esame il ricorso presentato da Igor Koktysh contro la sua detenzione in attesa di estradizione verso la Bielorussia, confermando l'assenza di qualsiasi rimedio giuridico all'interno della procedura di estradizione. Igor Koktysh era detenuto dal 25 giugno 2007, a seguito di una richiesta di estradizione da parte della Bielorussia poiché accusato di omicidio, un reato che in Bielorussia comporta la pena di morte. Egli era già stato assolto dall'accusa e rilasciato nel 2001. La Corte suprema aveva confermato il verdetto il 1° febbraio 2002. L'11 aprile 2002, il procuratore generale della Bielorussia aveva presentato ricorso contro l'assoluzione e il caso era tornato in tribunale per un nuovo processo. Igor Koktysh era un attivista dell'opposizione e lavorava alla riabilitazione di giovani tossicodipendenti. Nell'ottobre 2003, si era trasferito in Ucraina, da dove aveva continuato a sostenere l'opposizione bielorussa durante le elezioni presidenziali del 2006. Nell'ottobre 2007, si era rivolto alla Corte europea dei diritti umani contestando l'estradizione e la detenzione. La Corte aveva esortato l'Ucraina a non estradarlo in Bielorussia, fino a quando non avesse esaminato il suo caso e la possibilità che le accuse contro Igor Koktysh fossero state inventate dalle autorità bielorusse, per punirlo per aver esercitato pacificamente il suo diritto alla libertà di espressione.